lunedì 25 aprile 2011

In volo verso casa

Siamo partiti!
Un po' a malincuore abbiamo salutato il Viet Nam e la città di Saigon, prendendo il volo alle 20:50 ora locale. Lasciamo il Paese che ha dato i natali al nostro piccolo Thanh Long... un Paese affascinante, brulicante di vita, caotico nelle grandi città, tanto diverso dal nostro. L'impatto non è stato facile: il clima equatoriale per noi europei molto pesante (in particolare a Saigon, in cui l'umidità si associava al grande inquinamento creando un originale aerosol), le difficoltà della lingua (non molti parlano l'inglese, e la maggior parte di essi con un accento tutto loro), lo stress del viaggio, le emozioni e la tensione dell'incontro con un nuovo figlio... non stupisce che tanti, già dopo qualche giorno, sarebbero scappati a casa, se fosse stato possibile. Noi abbiamo cercato di immedesimarci in questo popolo, di cogliere le tante diversità come una ricchezza, come il bagaglio, la "dote" che nostro figlio porterà sempre con sé, e che noi non vogliamo sperperare.
La nostalgia di casa c'era... ma volentieri ci saremmo fermati ancora qualche altra settimana per andare più a fondo, per entrare ancora di più in quella cultura che nasce da anni, da secoli, di sofferenza e di grande dignità.
Ma non era possibile: purtroppo gli impegni, il lavoro, e in fondo anche la nostra terra ci chiamano, e così eccoci allo scalo di Bangkok, pronti per l'imbarco sul volo per Milano Malpensa, che durerà 12 ore!




Con grande fatica riusciamo a convincere le hostess a darci le cullette per Thanh Long e per Daniel Giang, il bimbo dei nostri amici. Come età sarebbero leggermente oversize... ma il peso e le dimensioni dei nostri piccoli sono ampiamente al di sotto dei limiti, e così ecco il nostro pupo che si risveglia dopo qualche ora di sonno all'interno della vaschetta appesa alla parete di fronte a noi.

Ci è andata molto bene: senza questo ausilio avremmo dovuto farci tutto il viaggio con Thanh Long in braccio, dato che l'aereo era pieno come un uovo.




...in verità la culletta, da svegli, non è proprio un parco giochi...



Durante il viaggio, ogni passeggero ha una postazione multimediale, un joystick e un paio di cuffie con cui guardare un film, ascoltare un po' di musica, persino giocare a Supermario... E per chi fosse interessato, è possibile seguire l'aereo nel suo itinerario, e persino vedere all'esterno attraverso un paio di telecamere.


E finalmente, dopo tante ore, le Alpi!!!





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