Dopo l'arrivo di Thanh Long e la cerimonia di ufficializzazione dell'adozione, nel pomeriggio tutti alla "questura" locale per la richiesta del passaporto.
Si sperava di passare al ritorno dalla cerimonia, ma l'ufficio (alle 11!) era chiuso.
Si salta il pranzo (ormai qui è normale :-)) per essere puntuali alle 13.30 alla riapertura degli uffici.
Fa un caldo bestiale, ma dobbiamo starcene tutti in anticamera per un po'; poi finalmente inizia l'appello, e a turno tutti i neopapà e le neomamme devono consegnare i documenti (per fortuna già preparati da Sameiro & co.), e apporre l'ennesima serie di firme.
Inizia così l'iter per il rilascio del passaporto per Thanh Long, che all'ingresso in Italia sarà a tutti gli effetti un cittadino vietnamita (quindi extracomunitario) con permesso di soggiorno in qualità di "adottato" :-)
Un'altra pletora di documenti è in partenza per l'Italia (speriamo almeno che si possano mandare via fax... :-)), dove la CAI (l'Ente governativo che sovraintende a tutte le pratiche relative alle adozioni internazionali) dovrà prendere atto ed autorizzare l'ingresso.
Il tutto dovrà ritornare in Vietnam, essere tradotto e vidimato dalle autorità locali, che finalmente rilasceranno a Thanh Long il passaporto e il permesso di espatriare...
CHE IMPRESA, A SOLI 10 MESI DI VITA :-)
Nella foto, il giovane extracomunitario Nguyen Thanh Long richiede il permesso di ingresso in Italia, sperando che la triste politica dei respingimenti non colpisca anche lui...
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